Venerdì, 4 Febbraio, 2022

La tecnologia è diventata oggi una questione da top management. In parole povere, è il CEO a dover prendere le redini della crescita, della redditività e della competitività aziendale e il suo miglior alleato è sicuramente il software.

Non tutte le aziende hanno ancora ben chiaro cosa significhi Digital Transformation. Nonostante ciò, diversi analisti evidenziano che, in questi ultimi anni, anche le aziende più tradizionali sono chiamate a trasformarsi in software company e il cambiamento sarà epocale. Sono diverse però le aziende ostacolate in questo percorso di crescita e il motivo principale è dettato dal fatto che le operazioni hi-tech restano confinate ai dipartimenti di sviluppo software e non giungono al top management.

Quanto deve essere esperto il CEO in ambito software?

Il ruolo del CEO è comprendere quale valore aggiunto effettivo il software può dare alla realtà imprenditoriale che dirige. Il know-how tecnico è certamente, e rimane, pane per i denti dei sistemisti e degli informatici .

È di fondamentale importanza che il CEO possa intessere una relazione diretta con il CIO, in quanto suo software leader.

La figura e il ruolo del CIO

Il CIO è il direttore informatico e parte integrante della Digital Transformation. Si tratta di una figura in costante evoluzione, le cui principali competenze richieste sono: tecnologiche, doti di leadership e un background in ambito business.

A livello pratico deve essere in grado di costruire un business plan completo ed esaustivo e una strategia di IT modernization attraverso l’utilizzo del cloud.

Solo in seguito all’approvazione del business plan e all’assegnazione del budget, il CIO può avanzare nella sua strategia assumendo o sviluppando nuovi talenti digitali, facendo forza sul cambiamento culturale generalizzato e sulla cooperazione di attori terzi nell’ecosistema aziendale.

 

Business leader interni o esterni? Ecco la formula vincente

Al fine di rendere più rapido il cambiamento è sicuramente opportuno delineare nuove metriche, comunicando all’interno di ogni singolo dipartimento aziendale quanto siano importanti i progetti in ambito digitale. Lavorare sulla condivisione dei progetti e degli obiettivi è essenziale per un cambio radicale di mindset.

Considerato che la trasformazione digitale è multiforme per natura, non in tutti i casi è necessario un esperto digitale per guidare il cambiamento.

Un articolo della rivista Harvard Business Review suggerisce che la Digital Transformation non consiste in una radicale riformulazione del business, ma nel comprendere come utilizzare gli strumenti digitali per servire al meglio i propri clienti. Per raggiungere questo risultato, di fatto, leadership e cambiamento sono importanti quanto le tecnologie.

Ceo e Cio interni all’azienda riescono a interpretare con chiarezza ed esattezza la natura dell’azienda, il suo team, i suoi clienti e la sua cultura. Nonostante la mancanza di esperienza in ambito digitale, hanno un tasso di successo dell’80%. La ragione? Conoscono molto bene il funzionamento della loro azienda, sanno individuare i cambiamenti organizzativi necessari e hanno già intessuto relazioni sia con gli altri leader che con i singoli team. Sono però ovviamente consapevoli delle loro mancanze a livello tecnologico e, per questo, chiedono supporto a collaboratori esterni per una visione correttiva al fine di rafforzare il lavoro dei team.

 

I principali errori: impariamo da chi ha sbagliato

Secondo un’indagine di McKinsey pubblicata da Forbes, il 70% dei progetti di trasformazione digitale non va a buon fine a causa di frequenti errori che qui elenchiamo:

  • Si può cambiare tutto subito? No! Serve un focus strategico su aree definite, la qualità conta più della quantità;
  • Tieni conto di quello che fa la concorrenza? No! Un occhio di riguardo alle altre strategie è sempre vincente
  • Valuti il tuo posizionamento rispetto ai competitor? No! E’ importante per sapere dove andare.
  • Le iniziative di Digital Transformation procedono a tappe ma vanno alla fine integrate in tutta l’organizzazione. Non possono rimanere confinate a un dipartimento o ad alcune operazioni.

 

Digital Trasformation: ecco come riuscirci

Secondo l’autore Greg Satell esistono alcune tattiche che possono fornire ai top manager una garanzia di riuscita nei processi di trasformazione digitale, vediamole:

  • Chiederci dove vogliamo spostare il valore, quali nuove competenze servono, come la tecnologia può aiutare a migliorare la customer experience;
  • Fissare obiettivi di business chiari e concentrarsi su quelli più che sulle specifiche funzionalità della tecnologia;
  • Individuare il singolo cambiamento che può servire da trampolino di lancio per una trasformazione digitale che, gradualmente, coinvolge l’intera organizzazione;
  • La Digital Transformation non è una meta, ma un viaggio. Richiede quindi una nuova cultura orientata alla flessibilità, alla dinamicità e all’adattamento. Il percorso verso il cambiamento non termina mai, non esiste un punto di arrivo. C’è sempre e solo il cambiamento.

 

Real-Time come può essere al tuo fianco?

I consulenti di Real-Time interagiranno con il Ceo, il Ceo, i responsabili dei differenti dipartimenti per identificare lo status quo della tua azienda. Il modus operandi è focalizzato sulla gestione dei dati aziendali e prevede l’analisi dello stato di fatto, la selezione degli obiettivi strategici e la scelta degli strumenti più utili per raggiungerli. Si organizzano percorsi di training che garantiscono efficienza e allineamento a tutto il team. Le soluzioni proposte dai consulenti di Real-Time sono sempre scalabili, modulabili e personalizzabili come il gestionale SAP Business One e come l software di business intelligence Qlik.

Quali sono i risultati ottenuti nell’affiancamento?

  • redditività
  • ordine
  • benessere aziendale

 

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