Lunedì, 21 Febbraio, 2022

Resilienza organizzativa? Per far fronte alle difficoltà e ai cambiamenti di un ambiente aziendale sempre più dinamico, pericoloso e competitivo è necessario ricorrere a capacità e risorse interne che consentano di reagire a difficoltà improvvise. Nella gestione di rischi di natura ordinaria e straordinaria, ecco come poterla sviluppare.

Cos’è la resilienza organizzativa?

La resilienza organizzativa è la capacità di un’organizzazione di rispondere a eventi traumatici e negativi in modo efficace attraverso operazioni di monitoraggio di dati di eventi esterni e di previsione di rischi e opportunità grazie ad analisi effettuate mediante appositi software, quale l’ERP (Enterprise Resource Planning), e la BI (Business Intelligence).

È un concetto disciplinato dalla norma ISO 22316:2017 “Sicurezza e Resilienza Organizzativa” che definisce la natura e lo scopo della resilienza, fornendo una guida alle organizzazioni che intendono diventare più adattabili e competitive e garantire un futuro al proprio business, indicando principi chiave, attributi e attività principali approvate da esperti a livello globale.

 

Perché è importante?

Crisi, minacce e gravi eventi esterni sono vicende che normalmente comportano 3 grandi conseguenze:

  • costituiscono una minaccia per l’organizzazione;
  • producono una sorta di effetto sorpresa;
  • richiedono decisioni da prendere nel breve periodo.

Ecco spiegato il fatto che la crisi porta con sé una complessità estrema e per superarla occorre stabilire regole tali da ridurne o comunque controllarne l’entità.

 

Come costruire la resilienza organizzativa

Costruire un'organizzazione resiliente è un lungo processo di cambiamento. Ecco le 5 C che ogni azienda dovrebbe utilizzare:

  • Coordinamento: per consentire risposte rapide e un fluido scambio di informazioni;
  • Cooperazione: promuovere una cultura che allinei tutti i dipendenti attorno a obiettivi condivisi;
  • Condivisione: suddividere e distribuire le informazioni, i dati e il potere decisionale;
  • Capacità: sviluppo continuo delle competenze e delle capacità dei dipendenti nell’affrontare le mutevoli esigenze dei clienti promuovendo lo scambio di idee e punti di vista;
  • Connessione: verso l’esterno con clienti, fornitori, partner e verso l’interno con collaboratori e stakeholders.

 

Risk management principio cardine della Business continuity

Le competenze organizzative si sviluppano a partire sia dalle difficoltà di fronte ai cambiamenti (change management), che di fronte a stress di vario tipo (risk management).

Il risk management è un processo graduale ma continuo, che deve essere inglobato nella cultura dell’organizzazione per consentire all’azienda di considerare il potenziale impatto che le diverse tipologie di rischio possono avere sui processi aziendali, sui prodotti, sui servizi, sulle attività e sugli operatori.

La sua funzione è quella di aumentare il valore di un’azienda a favore dei suoi stakeholder, supportandone gli obiettivi mediante l’organizzazione di un quadro metodologico che permetta uno svolgimento coerente e controllato di ogni attività futura ed il miglioramento del processo decisionale.

Come funziona? Innanzitutto, occorre verificare il contesto aziendale, poi si procede con l’identificazione dei rischi in base alla loro natura e a quella dell’azienda stessa e infine si sceglie il risk management più adatto a ogni caso.

 

Real-Time e i dati finanziari

Proteggere e aumentare il valore di un’azienda attraverso l’analisi dati è il core business dei consulenti di Real-Time. Ogni processo è controllato con la predisposizione di un quadro metodologico che consente di allocare efficacemente i capitali  e le risorse, nonché organizzare conoscenze e persone chiave dell’organizzazione e ottimizzare le operations.

I consulenti di Real-Time progettano un continuo e graduale processo che coinvolge i dirigenti i quali assegnano responsabilità e ruoli definiti e appropriati in azienda. Questo permette di avere una visione sui processi aziendali, sui prodotti, sui servizi e prendere decisioni ponderate in base ai dati restituiti dalla Business Intelligence che analizza i dati inseriti nel gestionale dai vari operatori designati, ognuno per competenza.

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