Business Intelligence
Venerdì, 29 Gennaio, 2021

Processi produttivi e pianificazione aziendale hanno subito gli effetti di questa pandemia che da ormai 1 anno logora il tessuto economico e sociale italiano. L’assetto dell’intera supply chain e della gestione delle scorte è stata ripensata secondo nuove regole. Su quali tecnologie investire per non perdere la competitività?

Le nuove sfide imposte dallo scenario sanitario hanno portato gli imprenditori a riflettere sulle dinamiche di adeguamento dell’intero sistema aziendale per non essere trascinate nel vortice di una crisi senza ritorno. La resilienza, “la capacità di un’azienda di adattarsi e riorganizzarsi in tempi brevi durante il corso di shock e di eventi non prevedibili, riducendo al minimo l’impatto negativo”,  è stata per molte imprese, quindi, una fonte di sopravvivenza.

 

QUALI SONO SCELTE E STRATEGIE DA ATTUARE PER INCREMENTARE LA RESILIENZA NELLA PROPRIA IMPRESA?

E’ un dato di fatto che per essere considerate resilienti le imprese devono avere una serie di fattori dominanti:

  • Lungimiranza, ossia la visione a lungo termine con azioni proattive
  • Adattabilità, ossia la capacità di prendere decisioni celeri e appropriate sistemando il proprio know-how alle proprie esigenze di produzione.
  • Predisposizione all’innovazione, ossia avviare processi e modelli di business adatti al contesto economico.

Nel 2020 le PMI hanno iniziato a pensare all’attivazione di un processo di trasformazione digitale che ha proiettato lo scenario delle tecnologie avanti 10 anni. Per stare al passo con la concorrenza molte industrie manifatturiere hanno iniziato a pensare alle tecnologie abilitanti. Secondo la definizione data dalla Commissione Europea le tecnologie abilitanti sono tecnologie “ad alta intensità di conoscenza e associate a levata attività di Ricerca & Sviluppo, a cicli di innovazione rapidi, a consistenti spese d’investimento e a posti di lavoro altamente qualificati”. Da questi investimenti ne deriva un prodotto basato su una tecnologia abilitante che utilizza tecnologie di fabbricazione avanzate e accresce il valore commerciale e sociale di un bene o di un servizio.

Quindi non è solo l’integrazione di strumenti per aumentare la competitività e la produzione ma anche il modo per far fronte a scenari di blocchi e operatività a distanza contribuendo a una efficiente continuità aziendale.

 

QUALI SONO LE TECNOLOGIE SU CUI INVESTIRE?

A guidare la trasformazione digitale da anni si parla di  componenti IT e delle IoT (Internet of Things). Il Cloud sempre più ha assunto un ruolo rilevante per gestire e organizzare il lavoro da remoto.

La necessità di tenere costantemente monitorati i propri dati e i propri processi ha permesso un avvicinamento a gestionali più performanti (Sap Business One) e software di business intelligence (Qlik) più evoluti.

I manager delle smart factory, nell’ultimo anno, sono stati supportati da strumenti ERP  e Business Intelligence in grado di predire il comportamento degli impianti produttivi e dell’intera supply chain per intervenire preventivamente sui processi.

Si palesa uno “gap tecnologico” tra aziende che hanno investito in ricerca e innovazione ed altre imprese che invece hanno continuato a navigare a vista senza una rotta specifica pur comprendendo l’importanza di indirizzare i propri investimenti verso il futuro della tecnologia.

 

COME PUO’ AIUTARE REAL-TIME

Con 35 anni di esperienza, Real-Time si colloca nel panorama della consulenza aziendale per le PMI con particolare riferimento all’industria manifatturiera. L’obiettivo è scoprire i dati nascosti, riorganizzarli e sfruttarli per accrescere la competitività aziendale. Collegare la registrazione dei dati a modelli di processo in grado offrire ogni 2 secondi l’esatta proiezione e performance dei macchinari. Un importante sistema sinergico capace di catturare le potenzialità aziendali e tracciare la rotta verso decisioni strategiche all’avanguardia.

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