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Domenica, 11 Settembre, 2022

L’HR Analyst svolge un ruolo cruciale all’interno di una società: raccoglie, struttura, analizza e redige report di dati delle Risorse Umane necessari per effettuare previsioni sul turnover aziendale, monitorare un eventuale risk management e analizzare i livelli di retribuzione dei dipendenti. Vediamo nello specifico cosa sono, come funzionano e quali sono i vantaggi per le aziende.

Il mondo del lavoro è sempre in continua trasformazione, sempre più competitivo e caratterizzato da numerosi cambiamenti, come l’espandersi dello smart working, pertanto è importante prendere decisioni basate sui dati reali. Gli strumenti come Data Intelligence e Advanced Analytics, giocano un ruolo fondamentale ed essenziale.

Il 15 settembre Real-Time ha organizzato un evento speciale che ha come argomento "Lavoro intelligente". La formula utilizzata del Business Talk aiuterà gli imprenditori invitati a partecipare a condividere i propri punti di vista in modo proattivo.   “Tecnologia e Risorse Umane: Come rendere l’incontro vincente” è il titolo del primo incontro presso l’esclusiva Area Valemus di Bergamo con la partecipazione speciale di Giorgio Bardaglio giornalista di Bergamo TV, in qualità di moderatore.

HR Analytics: cosa sono?

L’area delle Risorse Umane ha a disposizione moltissimi dati sui collaboratori interni all’azienda. Mediante opportune tecniche di analisi è possibile trattare i dati HR in combinazione con tutti quelli che si generano nei processi di business, sfruttando così il patrimonio informativo aziendale. 

Il ciclo di vita dei dati hanno un importante percorso di evoluzione che inizia proprio dalla creazione e raccolta all’interno dell’Employee Journey (letteralmente il viaggio di un dipendente all’interno di un’azienda). 

Quando parliamo di dati raccolti per ogni collaboratore, ci riferiamo ad informazioni aggiornate riguardanti i dati anagrafici, amministrativi, di carriera e, anche se molte aziende non le gestiscono, anche dati relativi a competenze, performance, engagement e percorsi formativi. 

HR Analytics: come funzionano?

Per strutturare e presentare i dati, la direzione HR si appoggia, come già in precedenza spiegato, agli HR Analytics. 

Quest’ultimi, per arrivare al risultato desiderato, seguono un percorso di analisi così suddiviso: descriptive (HR Intellingence), diagnostic (HR Data Analytics) e predictive (HR Advanced Analytics). 

Il primo, descriptive, mostrano sintesi e andamento KPI HR e relativi livelli di granularità attraverso dashboard e reportistica; il secondo, diagnostic, cerca di comprendere la ragione del perché alcuni eventi del passato si sono verificati. Si attuano perciò analisi ad-hoc finalizzate a correlare statisticamente l’evento ad alcune variabili specifiche e creare pertanto un piano di interventi operativi. L’ultimo, ma non per importanza, troviamo l’analisi di tipo predictive. Questa analisi è una delle più complesse in quanto tramite la creazione di modelli “predittivi” o di “ottimizzazione”, si prevedono i fenomeni e si spiegano i razionali. 

 

HR Analytics: quali sono i vantaggi?

Le potenzialità degli HR Analytics hanno molteplici vantaggi che si possono racchiudere in due punti: tempo e costi. 

Tempo: possibilità di prendere decisioni sulla base di evidenze quantitative rapidamente sfruttando così il tempo per disegnare soluzioni in maniera proattiva, semplificando di conseguenza la comprensione dei fenomeni; 

Costi: riduzione dei costi di gestione dei processi, come recruiting, gestione e sostituzione del personale, per citarne alcuni. 

 

Sei un imprenditore e vuoi partecipare ai prossimi incontri organizzati da Real-Time su vari argomenti di discussione che tratteremo? Scrivici a Contatti | Real-Time (rtol.it)

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