crisi impresa: come riconoscere i segnali
Venerdì, 21 Aprile, 2023

Come inizia una crisi d’impresa? Sono molti i fattori che possono portare a una crisi le imprese come, ad esempio, trovarsi in difficoltà a causa di problemi organizzativi, finanziari o di mercato.

Uno tra questi che andiamo ad analizzare è l'utilizzo improprio del capitale di debito. Questo può produrre il cosiddetto Snow Effect: le tensioni finanziarie sembrano magicamente sparire, ma è tutta apparenza. Se i problemi presentatisi non vengono risolti tempestivamente alla fonte, si ripresenteranno e in forma decisamente più amplificata.

La principale problematica risiede nel fatto che molti imprenditori purtroppo non dispongono di strumenti gestionali e di business intelligence per il rilevamento delle prime avvisaglie di tensioni. Di conseguenza non riescono a comprenderne l’origine, a prendere decisioni adeguate e immediate.

Il debito: una macchina del tempo pericolosa

Il debito funziona come una sorta di macchina del tempo aziendale. L’impresa, infatti, si rende conto che la liquidità le consentirebbe di aumentare la redditività e i flussi di cassa, ma non disponendone l’azienda entra in una sorta di loop che solo la banca è in grado di scardinare. Il ruolo del debito è proprio quello di anticipare a oggi quello che l’azienda produrrà domani consentendole di ottenere quella liquidità che le farà produrre i flussi di cassa necessari a rimborsare il debito.

La macchina del tempo appena citata è, però, tanto bella quanto pericolosa, perché le imprese possono utilizzarla in modo distorto. Se ci pensiamo, così come attraverso il debito è possibile anticipare oggi ciò che si produrrà domani per goderne immediatamente, è allo stesso tempo possibile rimandare al futuro tensioni di liquidità presenti.

Questo ci permette di comprendere quanto diventi fondamentale l’utilizzo di strumenti di pianificazione finanziaria. L’importanza è tale che tali strumenti sono divenuti obblighi normativi.

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa è stato varato con l’obiettivo di stimolare le imprese ad affrontare la crisi prima che raggiunga stadi patologici estremi, privilegiando soluzioni che garantiscano una continuità aziendale piuttosto che quelle liquidatorie.

Ai sensi del nuovo Codice, infatti, qualsiasi imprenditore che operi in forma societaria o collettiva deve:

  • istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale;
  • attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.

Entrando maggiormente nello specifico e al fine di prevedere tempestivamente l’emersione della crisi d’impresa, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili devono consentire di:

  • rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario;
  • verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di crisi.

Si tratta di problematiche che coinvolgono qualsiasi tipologia di azienda, ma che se affrontate nella maniera corretta e nel pieno rispetto della legge consentono all’impresa stessa di ottenere i migliori risultati.

I consulenti di Real-Time da 40 anni supportano le aziende che vogliono trovare una differente gestione organizzativa e finanziaria per un migliore posizionamento nel mercato.

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